Nasce sotto la firma di Pulcini & Co il nuovo asilo nido inaugurato all’interno della sede di Assolombarda a Milano. La divisione del gruppo Elior dedicata ai servizi all’infanzia e al welfare aziendale ha preso in gestione il nido Gli Aquilotti, la cui denominazione richiama proprio il simbolo di Assolombarda.
Conciliare famiglia e lavoro
Il nuovo asilo nido rappresenta la prima esperienza di asilo aziendale all’interno di Confindustria. Un fatto che ci riempie di orgoglio perché nasce con lo stesso intento con cui è nata la divisione Pulcini&Co: conciliare famiglia e lavoro. Un obiettivo che ci ha portati ad aumentare i servizi di welfare, per dare supporto alla genitorialità anche nei contesti lavorativi. “Vent’anni fa - ricorda Cristina Gamba, responsabile di Pulcini &Co - è nata questa divisione che ha dato avvio all’idea di realizzare servizi di welfare aziendale a supporto della genitorialità. Oggi sono onorata e grata di mettere a disposizione la nostra esperienza per questo bellissimo progetto”.
L’asilo ospiterà i figli dei dipendenti, per i quali è prevista una copertura pari al 70% della retta mensile a carico di Assolombarda, e sarà messo a disposizione anche dei dipendenti delle aziende associate e di utenti esterni che ne facessero richiesta.
“Con l’apertura di un asilo nido all’interno della propria sede, l’Associazione intende confermare la disponibilità ad assumere quel ruolo di attore sociale attivo nel territorio - spiega Alessandro Spada, presidente di Assolombarda -. Il progetto punta a valorizzare quel modello di welfare volto a migliorare il work-life balance dei dipendenti”.
Un impegno per la collettività
Se confrontata con le altre capitali internazionali come Amsterdam, Barcellona, Berlino, Londra, Monaco, Parigi, Chicago, New York, San Francisco e Tokyo, Milano risulta una città molto anziana, con un'incidenza degli over 65 sul totale della popolazione pari al 22,5%.
Nel 2031, dicono i dati, Milano sarà anche la città meno giovane, con solo l’11,5% di abitanti tra gli 0 e i 14 anni.
Secondo l’Istat, a livello italiano nel 2070 avremo 48 milioni di abitanti rispetto agli attuali 59 milioni: numeri che avranno un impatto importante sull’economia, visto che significherà perdere un terzo del nostro Pil.
Milano, dichiara Spada, “indubbiamente ha visto aumentare il costo della vita e su questo tema ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte. La città merita di confermarsi non solo come motore dell’economia nazionale ma anche come interprete di buone pratiche per far fronte alle sfide sociali dell’interno Paese”.