Pellegrino Artusi: due ricette del papà della cucina italiana
Se oggi chef e food blogger sono spesso personaggi televisivi e vere star dei social, c’è qualcuno che per popolarità e importanza li batte tutti: si tratta di Pellegrino Artusi, considerato il papà della cucina italiana.
L’arte di mangiar bene
Benché sia nato nel 1820, quindi ben prima che internet e televisione fossero inventati, è lui l’autore del best seller di cucina più famoso di tutti i tempi: La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, pubblicato nel 1891, è ancora oggi il libro di ricette italiano più popolare.
Spesso chiamato semplicemente L’Artusi, è considerato il manifesto della cucina italiana ed è uno dei ricettari di maggior successo di sempre con 111 edizioni (anche in inglese, olandese, portoghese, spagnolo, tedesco, francese, polacco e russo) e oltre un milione di copie vendute.
Tanto che Forlimpopoli, comune in provincia di Forlì Cesena dove Pellegrino Artusi nacque il 4 agosto 1821, ogni estate celebra il suo concittadino più illustre con la Festa Artusiana, giunta alla 26esima edizione.
Le ricette dell’Artusi
Artusi fu il primo a codificare in un unico libro le ricette italiane più popolari e in uso nelle famiglie, raccolte da lui medesimo durante i suoi viaggi e tutte provate personalmente da lui e due cuochi al suo servizio.
Il libro, benché fu pubblicato a spese dell’Artusi perché nessun editore volle farsi carico dell’onere, ebbe da subito un grande successo. Il resto è storia.
La nostra Food Academy, sempre in prima linea quando si tratta di far mangiare bene le persone in modo equilibrato e sano, propone due ricette tratte dal suo manuale: entrambe sono vegetariane, tradizionali e ispirate alla Dieta Mediterranea.
Si tratta della zuppa di lenticchie, per un pieno di proteine vegetali gustoso e saporito, e degli spaghetti alla rustica, ovvero…il più classico dei piatti italiani, la pasta al pomodoro!
Zuppa di lenticchie
“Se Esaù vendè la primogenitura per un piatto di lenticchie bisogna dire che il loro uso, come alimento, è antichissimo”. Così scrive Pellegrino Artusi a proposito della ricetta della zuppa di lenticchie.
Questo legume, prosegue, “ha il sapore più delicato di quello de’ fagiuoli in genere e, quanto a minaccia di bombardite, le lenticchie sono meno pericolose dei fagioli comuni ed eguali a quelli dell’occhio”.
Per quattro persone, vi serviranno questi ingredienti:
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Un quarto di cipolla
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uno spicchio di aglio
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prezzemolo
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sedano bianco
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pepe
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due mestoli di acqua di cottura delle lenticchie
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un po’ di sugo di pomodoro o conserva
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400 g di lenticchie
Procedimento: preparare un soffritto con cipolla, aglio, prezzemolo e sedano bianco e rosolare con un po’ di olio extravergine di oliva. Quando avrà preso colore, unire due mestoli di acqua di cottura delle lenticchie, un po’ di conserva di pomodoro e pepe e lenticchie. Alzare la fiamma e cuocere portando a bollore. Se piace, si può aggiungere anche del riso, avendo cura di unire anche più brodo. Servire con fette di pane abbrustolito e un filo di olio a crudo.
Spaghetti alla rustica
Ci sono persone, scrive l’Artusi, “le quali, ignare della preparazione dei cibi, hanno in orrore l’aglio per la sola ragione che lo sentono puzzare nel fiato di chi lo ha mangiato crudo o mal preparato…ma questa fisima li priva di vivande igieniche e gustose, come la seguente minestra”.
Ingredienti per quattro persone:
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due spicchi d’aglio
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prezzemolo
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olio extravergine di oliva
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7 pomodori
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sale
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pepe
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Parmigiano grattugiato
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320 g spaghetti
Procedimento: Preparare un battuto con aglio e prezzemolo e rosolarlo con un po’ di olio. Appena l’aglio inizia a colorire, unire anche i pomodori tagliati a pezzettini e condire con sale e pepe. Nel frattempo, lessare gli spaghetti, scolarli al dente e condirli con il sugo e una generosa spolverata di Parmigiano grattugiato.