Il menù antispreco a scuola per valorizzare gli scarti alimentari
Un menù antispreco servito a scuola, per valorizzare gli scarti alimentari e dare nuova vita al cibo ancora buono: così Elior ha concluso il progetto Io Non Spreco, attivato in collaborazione con Last Minute Market nelle scuole primarie del comune di Figline e Incisa Valdarno.
Educazione alimentare a scuola
L’obiettivo? Fare educazione alimentare a scuola, insegnando a bambine e bambini il valore del cibo, spiegando perché non va sprecato e in che modo si può fare la differenza in prima persona, attraverso l’adozione di buone abitudini.
Tutti gli alunni e le alunne coinvolte, infatti, sono state preparate in classe dai propri insegnanti sul tema dell’educazione alimentare, dell’importanza di mangiare seguendo i principi della Dieta Mediterranea e dello spreco di cibo, uno dei grandi problemi della nostra epoca secondo la Fao. Questa fase preparatoria è servita per rendere il loro comportamento a tavola più consapevole nelle settimane successive.
Alunni e alunne in prima fila contro lo spreco alimentare
Per quattro settimane, infatti, abbiamo coinvolto in prima persona gli alunni e le alunne delle classi quinte delle primarie San Biagio, Del Puglia, Matassino, Cavicchi, Massa e Petrarca, chiedendo loro di monitorare e valutare gli scarti prodotti duranti i loro pasti a scuola. In che modo? Segnando su apposite schede la quantità di primi piatti, secondi e contorni consumata. L’esito ha registrato, come prevedibile, un maggiore spreco di cibo verso i contorni, mentre i primi piatti sono risultati i più graditi (o almeno quelli meno avanzati).
Il passo successivo è stato più scientifico: per due settimane, gli addetti mensa hanno raccolto e pesato gli scarti alimentari differenziati in base a cinque tipologie (primo, secondo, contorno, pane e frutta), rilevando sia gli avanzi delle porzioni servite, quindi ciò che è rimasto nei piatti, sia di quelle non servite, ovvero gli scarti delle teglie.
I risultati? La portata più scartata è risultata il primo, seguita dai contorni, quindi dai secondi, infine dal pane e per ultimo dalla frutta. Tutto in linea con quanto rilevato da Last Minute Market in iniziative di monitoraggio simili.
Il menù antispreco
Cosa abbiamo portato in tavola? Un menù antispreco, cioè costruito in modo da poter essere replicato utilizzando gli avanzi del giorno prima.
Nelle mense scolastiche sono stati serviti cous cous di pollo e verdure, hamburger vegetali di legumi con contorno di verdure gratinate e sorbetto alle fragole. Tutte le ricette sono state pubblicate sul registro elettronico, in modo da poter essere replicate anche a casa e sensibilizzare, oltre ai bambini, anche i genitori sull’importanza della lotta allo spreco alimentare attraverso il riutilizzo degli alimenti. Perché scuola e famiglia, secondo noi, sono parte della stessa squadra ed è importante coltivarne il rapporto, condividendo valori e regole.
“Io non spreco - spiega Francesca Farini, assessore alla scuola del comune di Figline Valdarno - è stato sicuramente un modo nuovo e interessante per stimolare i bambini sul tema del consumo consapevole, rendendoli parte attiva del progetto e ottenendone grande coinvolgimento e sensibilità ai temi trattati. Crediamo che in questo senso la scuola possa affiancare la famiglia nell’individuazione di un percorso virtuoso nell’ambito della sana alimentazione”,