Elior negli ultimi anni ha intrapreso una serie di percorsi certificativi che abbracciano diverse discipline, dall’ambiente alla responsabilità sociale fino alla sicurezza. Una scelta aziendale precisa, a conferma della nostra volontà di voler fare un passo in più, nell’ottica di migliorarci continuamente.
Il Ciclo di Deming per migliorare le perfomance
Avere un sistema di certificazione, spiega Veruska D’Andrea, responsabile direzione qualità e sicurezza di Elior, “significa che tutti i processi afferenti a quella materia sono tenuti sotto controllo grazie a un sistema di regole periodicamente monitorate attraverso indicatori di performance, per garantire come output finale il miglioramento continuo".
È quel che si chiama Ciclo di Deming, un metodo di gestione per il controllo e il miglioramento continuo dei processi. “In pratica, si controlla nel tempo come determinate azioni sono state implementate nell’organizzazione, se occorre mettere in atto azioni correttive o preventive: il punto finale è sempre migliorare le performance dell’azienda”.
15 certificazioni volontarie
Elior ha 15 certificazioni attive volontarie, cioè non obbligatorie per legge, che toccano tutte le funzioni aziendali, “il che le rende più efficaci - assicura D’Andrea -. Ovviamente decidere di percorrere questa strada è faticoso, perché implementare una certificazione in un’organizzazione complessa ed estesa come Elior richiede la messa a punto di regole, procedure, linee guida e manuali che devono vivere all’interno dell’azienda”.
Certificazione ISO 14001:2015 e ISO 50001:2018
Tra le certificazioni legate al tema della sostenibilità, un valore fondamentale per Elior, la prima ottenuta è stata la ISO 14001:2015 del sistema di gestione ambientale: “Elior ha scelto di darsi regole e procedure su alcuni processi che impattano a livello ambientale provenienti dalla propria attività e core business e verifica costantemente che diano miglioramenti”.
Con questa certificazione, sono stati messi sotto controllo alcuni parametri propri della materia ambientale, tra cui i consumi delle utenze (elettricità, acqua, gas, combustibili per alimentare i nostri veicoli). Inoltre, ci si è attivati per eliminare gli sprechi derivanti dalla produzione primaria. “Questi sono i parametri principali che Elior tiene sotto controllo per evitare che la nostra attività sia impattante a livello ambientale”.
La ISO 50001:2018 certifica invece i sistemi di gestione dell’energia. È molto specifica perché tocca i canali energetici e tutto ciò che ad essi afferiscono, come impianti e attrezzature.
La certificazione EMAS
Tre anni fa abbiamo iniziato il percorso per ottenere anche la registrazione EMAS, relativa al sistema di gestione a livello ambientale.
Rispetto alla ISO 14001, che non prevede la condivisione dei risultati all’esterno dell’azienda, EMAS prevede la produzione della Dichiarazione ambientale, che va resa pubblica in modo che sia a disposizione di tutti. “Dobbiamo raccontare come gestiamo alcuni aspetti del nostro sistema ambientale in modo chiaro e pubblico”.
Inoltre, è obbligatorio il coinvolgimento di un ente statale chiamato Ispra, presso cui sono elencate tutte le organizzazioni registrate secondo il regolamento Emas.
“È un percorso molto complesso - racconta D’Andrea -, che implica anche il controllo da parte degli ispettori dell’Arpa. Ogni anno siamo sottoposti a un audit di mantenimento e ogni tre anni siamo sottoposti ad una verifica più approfondito per rinnovare sia la certificazione ISO che la registrazione dello schema EMAS”.
SA 8000:2014 del Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale
Garantire un rapporto di lavoro sostenibile in termini di gestione del personale significa rendere sostenibili anche i luoghi dove le persone lavorano.
La SA 8000:2014 è lo schema che tiene sotto controllo la sostenibilità sociale e ha alcuni pilastri cardine: per esempio il lavoro forzato, la regolarità contributiva, la garanzia di far lavorare i dipendenti in luoghi sicuri. Insomma, deve garantire ai dipendenti di lavorare in modo sano e sicuro, senza essere sottoposto a mobbing, disuguaglianza, disparità. “Siamo molto orgogliosi di aver ottenuto anche la certificazione sulla parità di genere, un fiore all’occhiello per noi che abbiamo 69% personale femminile”.
Certificazione ISO 9001
C’è poi la ISO 9001, riguardante la qualità. “È il contenitore madre che definisce la struttura procedurale dell’organizzazione su cui poi si innestano altri schemi, per esempio ambientali, sulla sicurezza alimentare, la rintracciabilità, la sicurezza luoghi di lavoro”.