Tecnologia e nuovi format: l’innovazione al centro della strategia di Elior
Dal 2017, Elior ha scelto di mettere l’innovazione al centro della propria strategia, immettendo sul mercato una serie di prodotti destinati a modificare radicalmente la ristorazione collettiva.
Mai come in questo momento storico, infatti, è fondamentale per tutte le aziende innovare i propri modelli di business e operativi, per rimanere al passo con le esigenze dei clienti e i cambiamenti molto veloci di mercato. Un fenomeno che la pandemia sanitaria ha sicuramente velocizzato.
La ristorazione collettiva dopo il Covid
“Negli ultimi anni – spiega Rosario Ambrosino, a.d. del Gruppo Elior – avevamo già iniziato a lavorare sui trend di mercato che sono stati accelerati dalla crisi sanitaria e che trovano una risposta proprio nei nostri progetti innovativi”.
Flessibilità degli orari di lavoro, aumento dello smart working, più attenzione alla propria dieta e al benessere anche in pausa pranzo: nuove esigenze che richiedono nuovi modelli di business e nuove soluzioni.
L’innovazione digitale
Va da sé che questo percorso di innovazione digitale richiede investimenti mirati e un allocazione del budget precisa.
Ecco perché nel 2019 Elior ha acquisito EmilyEat, azienda bolognese con esperienza trentennale nella preparazione di pasti in Atmosfera Protettiva – Atp: in questo modo abbiamo aggiunto alla nostra offerta una tecnologia che consideravamo strategica per rispondere alle nuove esigenze di flessibilità da parte dei clienti, lavorando anche sulla sperimentazione del sottovuoto.
Format innovativi
Questo investimento ci ha permesso di presentare al mercato iColti in tavola, la nuova linea di pasti sicuri, flessibili, completi e bilanciati. E di conseguenza abbiamo abilitato una serie di nuovi format con cui raggiungere nuovi mercati, come le piccole e medie imprese o il welfare aziendale a domicilio.
Quale esempio? Dal locker di ultima generazione Urban360 al Market iColti, dal servizio di home delivery per i dipendenti in smart working a MyDiet, per chi vuole costruire una dieta personalizzata con un professionista della nutrizione che comprenda anche la pausa pranzo.
La collaborazione con startup e associazioni
Molti coach ultimamente lo dicono e noi l’abbiamo messo in pratica: uscire dalla propria zona di comfort spesso amplia la mente. In Elior siamo consapevoli che la collaborazione con realtà diverse dalla nostra può aiutarci a migliorare l’offerta, spingendoci ad adottare punti di vista differenti per costruire nuovi servizi per noi caratterizzanti.
Da qui derivano le numerose partnership strette negli ultimi anni: dalle Associazioni Scientifiche, come Asand per le diete personalizzate del servizio MyDiet, AIC - Associazione Italiana di Celiachia con la quale garantiamo una linea di menù iColti in Tavola con il marchio Spiga Barrata, Brain&Malnutrition per quanto riguarda l’alimentazione degli anziani nelle Rsa
“Questo modello di collaborazione rappresenta un importante motore di crescita e cambiamento, che ci permette di promuovere una nuova visione della ristorazione, all’avanguardia e in grado di intercettare le migliori idee presenti sul mercato”, sottolinea Ambrosino.
Innovazione e sostenibilità
In Elior ogni novità introdotta deve sempre rispettare i valori e i parametri del nostro Positive Foodprint Plan, la strategia che coinvolge l’azienda e l’intera catena del valore con lo scopo di creare un modello positivo nel mondo della ristorazione, accanto ai fornitori, clienti e collaboratori. Entro il 2025, vogliamo infatti ridurre la carbon footprint del 12%, arrivare al 70% della flotta aziendale formata veicoli ibridi e ridurre i consumi di carne di manzo a favore di altre fonti proteiche su 3 milioni di pasti in cinque anni.
In che modo? Dalle politica di filiera responsabili alla riduzione dell’impatto ambientale, dalla promozione di menù sostenibili e diete sane alla lotta allo spreco alimentare.
In quest’ultimo caso abbiamo cercato soluzioni innovative e tecnologiche, che rendano più efficace e al contempo più semplice ridurre gli sprechi di cibo nelle nostre cucine e nei ristoranti da noi gestiti.
Oltre alla collaborazione ormai di anni con il Banco Alimentare, ultimamente abbiamo lanciato con Winnow il primo progetto italiano che usa l’intelligenza artificiale contro lo spreco alimentare: lo stiamo sperimentando nel ristorante Elior Fourchette a Milano e i dati raccolti ci permetteranno di ottimizzare ancora meglio la lista della spesa e le proposte in menù.
Siamo attivi anche con Feed From Food, startup innovativa e spin-off con il sostegno dell’Università degli Studi di Milano che grazie all’innovazione tecnologica recupera eccedenze e sprechi alimentari e li trasforma in mangime per animali.
L’educazione al centro
Al centro dei nostri sforzi innovativi nei prossimi anni ci sarà anche la parte legata all’educazione alimentare, un pilastro per noi fondamentale da sempre. Il Covid, del resto, ha evidenziato il valore strategico della ristorazione nelle scuole, mettendo in luce l’importante ruolo formativo della scuola nell’insegnare a bambini e ragazzi a mangiare bene. Elior sta rimodellando la propria offerta educativa rinnovando completamente strumenti e contenuti, in modo da guidare nuova ondata innovativa in questa direzione.
Ci guidano tre parole chiave:
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Digitalizzazione
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Nutrizione
Il primo frutto di questa trasformazione? Il nostro progetto digitale per le scuole, studiato per essere fruibile sia in classe che tramite la didattica a distanza.