Pulcini&co porta all’asilo nido Fin da Bambina contro la violenza di genere
Insegnare a riconoscere pregiudizi e stereotipi da subito, contribuendo a costruire un mondo più inclusivo e dando un segnale forte contro la violenza di genere: è l’obiettivo di Fin da Bambina, il programma che per la prima volta arriva in un asilo nido, coinvolgendo genitori, educatori e bambini.
Siamo orgogliosi del risultato nato dalla collaborazione di Gruppo Cap, che ha adottato il progetto, con la Consulta Femminile di Milano e Pulcini & Co, la divisione Elior dedicata ai servizi per l’infanzia che gestisce l’asilo nido aziendale di Gruppo Cap, inaugurato l’anno scorso.
Il progetto Fin da Bambina
Il progetto Fin da Bambina nasce nel 2016 su iniziativa della Consulta Femminile di Milano, ispirandosi alla Carta dei Diritti della Bambina che integra la Convenzione Onu sui Diritti del Fanciullo. Si basa su due concetti chiave:
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Diritto alla parità come principio di non discriminazione da tutelare fin dalla nascita alla stessa stregua degli altri diritti fondamentali, quali salute, nutrizione, istruzione e cura.
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Promozione della cultura al rispetto di genere come diritto basato su un sano e costruttivo rapporto tra uomo e donna.
L’obiettivo del progetto è coinvolgere le istituzioni pubbliche e private per superare gli stereotipi che bloccano il raggiungimento della parità di genere in ogni contesto e in ogni età. A partire dalle strutture scolastiche, inclusi gli asili.
Molti stereotipi, infatti, sono frutto di comportamenti spesso non razionali: possono derivare da un’educazione a volte superata dall’evoluzione della società oppure da comportamenti o da un ambiente che non favoriscono una relazione equilibrata e serena tra i sessi.
Il coinvolgimento dell’asilo nido
Per la prima volta, grazie a Pulcini & Co, Fin da Bambina entra in un asilo nido, diventando parte integrante dell’offerta formativa e del rapporto che si instaura tra educatrici e genitori.
“Crediamo molto nel progetto - spiega Cristina Gamba, responsabile di Pulcini & Co -. La nostra filosofia educativa è da sempre improntata all’inclusione e al rispetto dell’unicità di ogni individuo, fin da piccolissimo. Per questo motivo lavoriamo nell’ottica di coinvolgere le famiglie e saremo felici di collaborare con la Consulta Femminile di Milano su un tema così importante”.
“Lo scorso anno abbiamo inaugurato il nido d’infanzia che abbiamo fortemente voluto all’interno della nostra nuova sede - aggiunge Yuri Santagostino, presidente di Gruppo CAP -. Adottando il progetto Fin da Bambina intendiamo proseguire sulla strada intrapresa nella promozione di una cultura fondata sull’attenzione, sul rispetto, sulla valorizzazione e inclusione delle diversità”.
La proposta educativa
La proposta educativa punta a creare un clima di rispetto reciproco partendo già dalla prima infanzia. In che modo? Coinvolgendo tutte le figure più importanti nella vita dei piccoli, dai genitori alle educatrici, e trasmettendo loro la bellezza di una relazione paritaria senza prepotenze e conflitti.
Un percorso in più fasi
Il percorso Fin da Bambina si articola in più fasi: dopo un incontro a inizio novembre che ha coinvolto genitori, educatrici e le esperte della Consulta, il primo passo sarà individuare se e in quale grado esistono preconcetti o pregiudizi rispetto alle relazioni e ai comportamenti tra bambine e bambini e rispetto ai rapporti tra educatrici e genitori.
Per farlo, si userà un questionario elaborato dall’Associazione Tutti più Educati, che opera per la sicurezza dei cittadini con progetti di comunicazione per la tolleranza e la buona educazione. Si analizzeranno sia le opinioni delle educatrici che quelle dei genitori, per avere un quadro della realtà da cui partire.
Successivamente, ci sarà un momento di formazione specifico per le educatrici a cura delle esperte della Consulta, dal quale si svilupperà la seconda fase del progetto, che durerà per tutto l’anno.
“Le associazioni della Consulta Femminile di Milano aiutano a sviluppare una filosofia di vita al femminile allineata ai tempi odierni, che sappia creare una consapevolezza della parità e della complementarietà - conferma Laura Caradonna, Presidente della Consulta Femminile di Milano -. Solo attraverso questo percorso si possono gestire situazioni complesse che richiedono immensi e comuni sforzi per conquistare graduali miglioramenti fino alla soluzione sperata”.