Una medaglia che siamo particolarmente orgogliosi di portare al petto: Elior ha ottenuto la Certificazione per la parità di genere, il documento che attesta il nostro impegno costante nel creare un ambiente di lavoro equo e inclusivo per tutti. Un percorso intrapreso da anni e che oggi viene ufficialmente accreditato, rendendo misurabili sforzi e investimenti a favore dell’equità tra donne e uomini in ambito lavorativo.
Parità di genere e lavoro
Cosa vuol dire nel concreto per un’azienda garantire la parità di genere? “Significa dimostrare che donne e uomini sono trattati allo stesso modo a livello di retribuzione, formazione e possibilità di carriera e che c’è un impegno concreto e costante in progetti di sensibilizzazione sul tema”, spiega Katia Collarile, people development manager di Elior Italia. Un impegno che va dimostrato in modo preciso e puntuale ogni anno.
I parametri da rispettare
Per ottenere la Certificazione, infatti, occorre rispettare una serie di parametri stabiliti dalla normativa di riferimento e certificati da un ente esterno e indipendente. Per fare qualche esempio, si valutano la presenza di politiche di mobilità interna e di successione a posizioni manageriali rispettose della parità di genere, la presenza di meccanismi di protezione del posto di lavoro e di garanzia del medesimo livello retributivo nel post maternità, le iniziative a favore del work life balance e a tutela della genitorialità.
Sotto la lente d’ingrandimento dell’ente di certificazione passano anche l’equità nella selezione, nell’accesso alla formazione e alle prospettive di carriera, la presenza di un budget destinato alle attività per la parità di genere e un piano strategico triennale per implementarle, attività di comunicazione interna e di sensibilizzazione per promuovere l’uso di comportamenti e di un linguaggio che garantisca un ambiente di lavoro inclusivo. Il tutto viene sottoposto a un audit annuale, per verificare che l’impegno dell’azienda prosegua in modo costante.
Un lavoro di squadra
“Elior ha più del 69% di lavoratrici donne e da molti anni garantisce un trattamento equo ed inclusivo, valutando le persone in base alle loro competenze e senza discriminazioni di genere - assicura Collarile -. Ora abbiamo fatto un passo in più ottenendo una certificazione che riconosce quanto fatto finora e ci rende orgogliosi, spronandoci a proseguire affinché nella nostra azienda ogni individuo si senta sempre apprezzato, rispettato e valorizzato.”
Si tratta di un lavoro di squadra che ha coinvolto diversi uffici con competenze diverse, tutti impegnati nel medesimo obiettivo: rendere l’ambiente di lavoro equo e paritario. “Investiamo in attività di sensibilizzazione, come i webinar organizzati con Fondazione Libellula su comportamenti e linguaggi che fanno la differenza, per l’8 marzo, e quello sulla violenza di genere in occasione del 25 novembre”.
Il Comitato per la parità di genere
Ulteriore impegno da parte di Elior è la costituzione di un Comitato per la parità di genere interno. Composto da 10 persone, metà uomini e metà donne, è paritario anche tra le funzioni perché coinvolge ruoli dirigenziali e operativi. Si riunisce con cadenza trimestrale per “definire lo status quo dell’azienda sul tema e gli obiettivi per il futuro, in modo da tracciare la rotta delle azioni da implementare per continuare questo percorso virtuoso”.