La preparazione dei dolci per la celebrazione dei defunti può essere una bella occasione per scambiare esperienze tra le diverse generazioni di una famiglia. È questo il consiglio che noi di Elior ci sentiamo di dare per il prossimo fine settimana: riunirsi insieme per condividere. Chissà che la polpa della zucca scavata dal figlio non possa diventare un ottimo ripieno per i ravioli della mamma, e che il nonno possa ricordare con piacere quando da ragazzo mangiava il “pan dei morti” mentre il nipotino gli domanda contento “dolcetto o scherzetto?”.
Da parecchi anni la tradizione di festeggiare Halloween ha attraversato l’oceano e anche i nostri bambini aspettano ormai con desiderio di potersi rimpinzare di dolci e caramelle.
Per qualcuno è vista come una moda importata ed estranea ma in realtà la commemorazione dei defunti può vantare una solida e antica tradizione anche da noi in Italia, seppure posticipata alla sera del giorno dopo, il 1° novembre invece del 31 ottobre.
Un importante elemento comune è quello del consumo di dolci. Se in America a farla da padrone sono le caramelle - le tricolori Candy Corn fatte di zucchero, sciroppo di granoturco e gelatina - da noi è più diffuso il “dolce dei morti” nelle nostre tantissime varianti regionali, che vedono ad una base di farina, uova e zucchero aggiungersi altri ingredienti quali noci, mandorle, cacao, amaretti e frutta secca o candita.