Alimentazione anziani: Elior stringe una partnership con Brain & Malnutrition
Anziani e alimentazioni, un binomio fondamentale per garantire benessere, salute e prevenzione contro uno dei fattori più rischiosi per la terza età: la malnutrizione.
Occupandoci di ristorazione collettiva e lavorando spesso con il mondo delle Rsa, in Elior abbiamo molto a cuore l’alimentazione per anziani: per questo motivo, in collaborazione con Brain&Malnutrition Chronic Disease Association, associazione scientifica che promuove la cura e prevenzione della malnutrizione in particolare nei pazienti ricoverati e nei soggetti malati o anziani, abbiamo lanciato Nutriage, il piano nutrizionale studiato appositamente per il benessere della terza età.
Alimentazione anziani: il piano Nutriage
Nutriage è il nostro progetto studiato per le Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa), con l’obiettivo di creare un nuovo standard nella prevenzione e nel trattamento della malnutrizione e delle patologie correlate.
Ora facciamo un passo in più: insieme a Brain and Malnutrition, infatti, vogliamo studiare nuove soluzioni per una corretta e sana alimentazione nelle Rsa e nelle strutture di degenza per gli anziani. In che modo? Proponendo un modello in grado di integrare i percorsi di diagnosi e di cura offerti dalle strutture con un’alimentazione corretta, personalizzata e adatta alle esigenze dei singoli pazienti.
Il programma
Il programma Nutriage prevede diversi step:
- Partiamo da un’attenta analisi della condizione dell’ospite dell’RSA e delle eventuali patologie pregresse
- Insieme alle dietiste di B&M, definiamo un piano alimentare su misura, con menu studiati sia per favorire la salute del paziente che per riscoprire il gusto e il piacere di mangiare, garantendo anche le consistenze più idonee per i degenti con problematiche di masticazione
- Monitoriamo costantemente per verificare l’efficacia della dieta adottata.
Un ruolo fondamentale, all’interno del programma, è rivestito dagli addetti alla somministrazione del pasto, che vengono guidati attraverso le grammature a servire le corrette porzioni per ogni persona e sensibilizzati nel registrare eventuali scostamenti dalla dieta sui quali è necessario intervenire. Ad esempio se l’anziano mangia troppo poco, affianchiamo al menu generale uno identico ma con primi piatti fortificati in proteine, in modo da combattere la malnutrizione proteica.
“E’ con soddisfazione che collaboriamo con un’azienda di ristorazione che ha realizzato un progetto dedicato agli anziani – spiega Michela Barichella, presidente di Brain and Malnutrition -. Come Presidente di B&M Association, ma soprattutto come medico dietologo, sono fermamente convinta che la nutrizione sia uno dei fattori determinanti e modificabili per avere un’aspettativa di vita in salute e che la dietoterapia sia fondamentale per ridurre le disabilità legate all’invecchiamento”.
La malnutrizione nell’anziano
La malnutrizione nell’anziano è infatti un problema più grave di quanto generalmente si pensi e accende un riflettore sulla fondamentale importanza per la salute di garantire un’alimentazione sana e su misura agli ospiti anziani.
Qualche numero ci aiuta a capire meglio il concetto. Recenti studi scientifici evidenziano che la malnutrizione negli anziani è presente:
- In coloro che vivono in casa: tra il 4 e il 10 per cento
- In casa di riposo: al 20 per cento
- In ospedale: al 40 per cento
- In lungodegenza: al 70 per cento
Percentuali così alte da farci pensare che un piano dedicato all’alimentazione per anziani sia non solo necessario ma anche urgente.
La malnutrizione non è l’unico problema legato all’alimentazione in terza età: anche sovrappeso e obesità sono condizioni che determinano problemi di salute. Secondo i dati Istat, infatti, il 46,4 per cento degli italiani tra i 65 e i 74 anni è in sovrappeso e oltre il 15 per cento è addirittura obeso.
Ecco perché, sottolinea Andrea Cartoccio, direttore marketing communication & innovation Elior, “è assolutamente necessario che la nutrizione sia compresa e considerata ogni giorno di più come un vero e proprio fattore di salute. E ciò vale in particolare per le strutture ospedaliere e le RSA, che accolgono ospiti fragili come gli anziani. Forti di questa convinzione abbiamo progettato una offerta completa e innovativa, basata su evidenze scientifiche, grazie alla collaborazione con Brain and Malnutrition, che mette al centro la connessione tra corretta alimentazione e salute”.