Prende il via il nostro progetto L’Aromatica, grazie al quale almeno una volta al mese serviremo nelle mense aziendali menu a tema dedicati alle erbe aromatiche.

Belle da vedere, profumatissime e ancor più utili per esaltare molti piatti e preparazioni, le erbe aromatiche sono raccomandate dalla dieta mediterranea ma ancora poco conosciute per quanto riguarda proprietà e utilizzo.

Abbiamo deciso di iniziare dalla santoreggia e proporre un menu dove questa pianta aromatica tipica del Mediterraneo possa sprigionare il suo profumo esaltando anche gli altri ingredienti.

Scommettiamo che sapremo stupirvi?

Santoreggia: proprietà e benefici

Cos’è la santoreggia? Pianta officinale poco nota, conosciuta anche come “Erba dei fagioli” (perché cresce nello stesso periodo), la santoreggia deriva dalla famiglia della menta ma il suo sapore ricorda più quello del timo e della salvia.

Rientra nel mix di erbe provenzali e ha il vantaggio di essere un deterrente naturale per le zanzare, perché il profumo dei suoi piccoli fiori risulta sgradito a questi insetti.

La santoreggia vanta anche proprietà benefiche: contiene vitamina A, C e alcune vitamine del gruppo B, rame, ferro, zinco, magnesio ed è utile per il suo potere antinfiammatorio e antibatterico.

Santoreggia in cucina: il nostro menu

Ottima per dare sapore a carni bianche, pesci e verdure grigliate, la santoreggia può essere utilizzata per creare un olio aromatico molto profumato, basta lasciarla marinare in un buon olio extra vergine di oliva e poi usarlo a crudo per condire.

Il consiglio del nostro chef: la santoreggia si sposa molto bene per esaltare il gusto di funghi porcini e legumi, usandola fresca e da cruda, sminuzzata.

Nell’ambito del nostro progetto L’Aromatica, che ha l’obiettivo di valorizzare le erbe aromatiche nelle mense aziendali, abbiamo studiato un menu a base di santoreggia.

Ecco cosa serviremo il giorno di Natale:

• Mezze maniche con crema di cannellini, cozze e olio piccante
• Strozzapreti al sugo di pesce spada, pomodorini confit e olio al basilico
• Tortino ai funghi porcini e santoreggia, salsa parmigiano e gocce balsamiche
• Faraona “vecchia maniera” disossata e farcita, salsa alle castagne, patate al forno
• Panettone e pandoro

Tortino di funghi porcini e santoreggia, fonduta al parmigiano e gocce balsamiche

Una ricetta a base di santoreggia? Ci pensiamo noi, o meglio i nostri chef, svelando come si prepara il tortino di funghi porcini e santoreggia, fonduta al parmigiano e gocce balsamiche.

Ingredienti:

• Misto funghi porcini 70 g
• Ricotta 60 g
• Uova 20 g
• Cipolla 5 g
• Latte 20 ml
• Fecola 10 g
• Grana padano 7 g
• Zucchero 3 g
• Sale qb
• Aceto balsamico 12 ml
• Santoreggia fresca 4 g

Procedimento

Iniziamo preparando la salsa balsamica: in un pentolino, versare l'aceto balsamico e lo zucchero, portare tutto a ebollizione finché il liquido non si sarà ridotto del 50%, ottenendo così una salsa.

Per il tortino: in una padella far scaldare del buon olio extra vergine di oliva, aggiungere la cipolla tagliata a cubetti e farla imbiondire, quindi unire i funghi porcini e far rosolare tutto insieme. Una volta cotti, frullarli aggiungendo la santoreggia per fargli prendere il profumo.

A questo punto aggiungere le uova, un pizzico di sale, la ricotta e creare un composto omogeneo: una volta pronto, oleare le pirottine e riempirle con il composto.

Cuocere in forno statico a 160° per 25 minuti circa.

Per la fonduta di parmigiano: mentre il tortino sta terminando la sua cottura, iniziamo a preparare la fonduta. Versare il latte in un pentolino e portarlo a bollore; intanto sciogliere la fecola con un po’ d’acqua e aggiungerla al latte per farlo addensare. Una volta addensato, togliere il composto dal fuoco e unire il parmigiano finché non si sarà sciolto.

Impiattamento: sistemare il tortino su un piatto, aggiungere la fonduta appena preparata a piacimento e guarnire con delle gocce di salsa.

 Il consiglio dello chef: per la salsa balsamica, meglio usare un dosatore con beccuccio per un effetto finale perfetto.