Oli vegetali esausti trasformati in biocarburante: a oltre un anno dall’avvio della partnership tra Gruppo Hera ed Elior, diamo i numeri. Anzi, un vero e proprio report ambientale, perché il progetto OVE (Oli Vegetali Esausti) rappresenta un ottimo esempio di comunione d’intenti tra aziende a favore dell’economia circolare e della sostenibilità.
Da rifiuto a biocarburante
La partnership tra Elior e il Gruppo Hera ha permesso di attivare una filiera circolare per gli oli vegetali esausti prodotti in 88 cucine Elior: così, da rifiuto si trasformano in una risorsa importante.
In pratica, Hera raccoglie gli Ove nelle cucine Elior, li trasferisce all’impianto di prima lavorazione per raggiungere determinate caratteristiche chimico-fisiche. L’olio così lavorato viene inviato alla bioraffineria per essere trasformato in biocarburante HVO (Hidrotrated Vegetable Oil), ovvero un diesel prodotto da materia prime 100% rinnovabili impiegabile per l’alimentazione di mezzi a gasolio di ultima generazione.
La sostituzione del gasolio di origine fossile con il biocarburante consente un risparmio di materie prime non rinnovabili e una riduzione delle emissioni di CO2. Questo comporta numerosi benefici in termini ambientali e di sostenibilità e contribuisce a due degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030.
Report ambientale OVE 2023
Nel 2023 hanno aderito al progetto ben 88 cucine Elior, un numero in crescita rispetto a quando è stata avviata la partnership nel 2022. “È un ottimo risultato - spiega Alessia Tafuri, CSR Specialist di Elior Italia - perché rispetto all’anno scorso hanno contribuito 30 siti in più”.
I risultati numerici rendono bene la portata di questa partnership per il territorio e per l’ambiente. Nel 2023, infatti, sono state raccolte 13.943 tonnellate di oli vegetali esausti, che sono stati convertiti in 14.366 litri di biocarburante. Questo ha permesso di risparmiare:
- 39,56 tonnellate di CO2 equivalente rispetto alla produzione di carburante di origine fossile.
- 12.02 tonnellate equivalenti di petrolio
Considerando che un’auto di media cilindrata percorre 20 km con un litro di gasolio, con il biocarburante prodotto si potrebbero percorrere 287.310 km. Un altro numero che può aiutare a capire meglio: servirebbero 396 alberi a medio fusto per assorbire il corrispettivo di CO2 evitata usando biocarburante al posto del gasolio.