Alzi la mano chi preferirebbe sapere che gli insegnanti o le educatrici ai quali si affidano i propri figli hanno seguito un corso di disostruzione pediatrica. E che lo stesso ha fatto tutto il personale che lavora nella mensa scolastica, dagli addetti al servizio al capo cuoco.
È l’opportunità offerta da Elior alle scuole materne e primarie e secondarie dove gestisce il servizio di refezione scolastica, oltre agli asili nido targati Pulcini & Co. Un servizio aggiuntivo che nel tempo ha coinvolto sempre più persone, dal personale di mensa fino alle famiglie. E che quest’anno è stato esteso anche alle Rsa, con un approccio su misura pensato per le emergenze legate alla terza età, legate alla disfagia e al decadimento neurologico dell’anziano, con effetti sulla deglutizione.
I corsi di disostruzione pediatrica
Dal 2019 Elior ha iniziato a proporre i corsi di disostruzione pediatrica in collaborazione con Four, agenzia specializzata in formazione di primo soccorso e BLSD (Basic Life Support Defibrillation). Con una didattica allineata a quella della American Heart Association, utilizza sempre manichini ad elevato feedback per insegnare a praticare la rianimazione e le manovre di disostruzione su lattanti, bambini e adulti.
Inizialmente, spiega Laura Gandiani, training specialist della direzione Risorse Umane di Elior, “siamo partiti organizzando i corsi di disostruzione pediatrica per il nostro personale che lavora nelle mense scolastiche, quindi cuochi, aiuto cuochi, addetti al servizio e dietisti. Poi abbiamo scelto di estenderlo a tutto il personale scolastico educativo e infine anche ai genitori: oggi riceviamo tantissimi feedback più che positivi, tanto da veder crescere costantemente il numero di corsi richiesti”.
I nostri numeri
Dall’inizio della collaborazione con Four, Elior ha organizzato 45 edizioni di corsi di disostruzione pediatrica in scuole e asili nido in diverse regioni italiane, coinvolgendo circa 1.500 persone. I corsi vengono proposti anche quando non è specificamente richiesto dal bando di gara, rendendo Elior l’unica azienda della ristorazione collettiva a offrire questo tipo di servizio.
“Riteniamo fondamentale dare attenzione al tema della percezione del rischio: i corsi durano due ore e si focalizzano sulla prevenzione, per esempio il taglio del cibo, sulla gestione della chiamata di emergenza e sulle pratiche di disostruzione pediatrica, con l’uso di manichini specifici di alta qualità”.
Il caso delle scuole di Roma
A fare da capofila al progetto sono state le scuole Grande successo si è riscontrato nel Municipio IV del comune di Roma, dove Elior è da anni molto attiva grazie a progetti come Roma Mangia Sano e Frutta a Merenda.
“Siamo partiti organizzando due corsi - ricorda Andrea Neglia, direttore tecnico scuole di Roma per Elior -, poi Annarita Leobruni, vice presidente politiche educative e pari opportunità del Municipio IV di Roma ci ha chiesto di replicare. Ora abbiamo altri otto corsi in partenza nei prossimi giorni e patrocinati dal Municipio”.
Merito dei tanti feedback spontanei arrivati direttamente dai genitori: “Hanno partecipato moltissime famiglie e sono gli stessi genitori a chiederci altri corsi specifici, perché si affrontano argomenti apparentemente banali ma che fanno parte della nostra vita quotidiana e che a volte non si sa come gestire”.
La gestione delle emergenze
I corsi organizzati da Elior vanno a colmare un gap legislativo. In Italia, infatti, “non esiste una legislazione di riferimento per le manovre di disostruzione - conferma Paolo Guarnaschelli, docente istruttore di primo soccorso e BLSD di Four -: chi lavora come educatore, insegnante, addetto mensa o cuoco non è tenuto per legge a conoscere le manovre di disostruzione. Persino il numero unico di emergenza non è attivo in tutte le regioni”.
Ecco perché i corsi organizzati da Elior, che mescolano teoria e pratica, affrontano i temi della chiamata di emergenza e della prevenzione, oltre a quello del soffocamento, focalizzandosi sulle necessità della singola struttura in base all’età.
“Negli asili nido, dove ci sono lattanti, affrontiamo temi come la prevenzione della morte in culla, nelle Rsa spieghiamo la gestione dei pazienti allettati o in carrozzina. In generale, partiamo sempre dalle regole di prevenzione per ridurre il rischio, come i cibi potenzialmente più insidiosi, oltre a far riflettere sugli aspetti culturali di questo tipo di formazione”.
La chiamata d’emergenza
Poi c’è la questione della chiamata di emergenza, apparentemente banale e invece di fondamentale importanza.
“Molte persone non saprebbero quale numero chiamare in caso di emergenza, anche perché non in tutte le regioni italiane è lo stesso: facciamo cultura anche su questo, spieghiamo come funziona l’app “Where are U”, che permette di chiamare il numero di emergenza europeo 1-1-2 e le manovre per prestare i primi soccorsi in attesa del soccorso avanzato”.