Un progetto di educazione alimentare autentica e interattiva, destinato ai bambini delle scuole elementari: si chiama “Cucine in Classe”, è firmato Elior e l’abbiamo presentato a Dire Fare Mangiare, il convegno organizzato da Edifis per parlare del futuro della ristorazione collettiva e commerciale.
Educazione alimentare a scuola
Da sempre siamo convinti che un buon servizio di ristorazione scolastica debba garantire pasti sani ed equilibrati a bambini e bambine ma anche occasioni di crescita per avvicinarli al mondo della sana alimentazione.
Per questo motivo da oltre 10 anni siamo partner dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che ha appena lanciato un appello perché l’educazione alimentare diventi materia obbligatoria in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Lo ribadiamo a gran voce, perché da anni siamo impegnati a portare a scuola progetti di educazione alimentare che spieghino agli adulti di domani come mangiare bene, contrastando lo spreco alimentare e adottando comportamenti e stili di vita sostenibili.
Cucine in Classe
Nel corso della tavola rotonda dedicata alla ristorazione scolastica, Annalisa Iani, regional manager scuole Lombardia di Elior Italia, ha raccontato com’è nato e quali risultati ha portato Cucine in Classe.
Come suggerisce il nome, l’obiettivo è portare l’autenticità della cucina agli occhi degli alunni, mostrando a bambine e bambini chi prepara i piatti che mangiano a scuola.
“Abbiamo cercato di rendere partecipi i bambini e le loro famiglie del mondo che c’è dietro quel che mangiano a scuola, mostrando loro in un video lo chef che prepara ricette nutrizionalmente bilanciate e gustose, insieme alla nutrizionista che spiega perché è stato pensato quello specifico abbinamento”.
Chef e nutrizionista in video
Nelle classi sono stati mostrati dei brevi video dove lo chef e la nutrizionista, con un linguaggio semplice e immediato, spiegavano il piatto in programma quel giorno nel menù scolastico. In questo modo, si aumenta la conoscenza del cibo e il suo consumo durante il pasto, limitando così anche lo spreco alimentare. “Lo chef Angelo e la nutrizionista Cecilia alla fine sono diventati dei supereroi, conosciuti e apprezzati da tutti gli studenti e le studentesse”, assicura Iani.
Tutti gli attori coinvolti
Il progetto Cucine in Classe ha anche un altro obiettivo: coinvolgere “tutti gli attori che ruotano intorno alla ristorazione scolastica per educare i bambini e le loro famiglie ai principi della sana alimentazione, diminuendo lo spreco alimentare e sensibilizzando su tematiche fondamentali come obesità e malnutrizione". Perché investire sulla ristorazione scolastica significa anche questo: investire sulla salute pubblica delle giovani generazioni e sulla loro capacità futura di fare scelte più consapevoli in termini di alimentazione.
In futuro, assicura Iani, ci piacerebbe estendere il progetto anche a tutte le diete speciali, “per salvaguardare e incentivare l’inclusione alimentare”.